I prati sono biotopi creati dall'uomo che non possono essere lasciati a se stessi. Hanno invece bisogno di cure – più o meno a seconda del tipo di prato – affinché la diversità delle specie che vi crescono continui a prosperare. Per alcuni tipi di prati, una cura adeguata prevede anche la calcinazione.
Perché e quando dare la calce a un prato?
I prati dovrebbero essere calcinati per migliorare l'acidità dei terreni e preservare la diversità delle piante. La calcinazione è particolarmente utile nei prati aridi e poveri. Dovrebbe essere effettuato ogni due o tre anni in primavera o in autunno.
Perché dovresti tiglio prati?
La calcinazione garantisce il miglioramento dei terreni troppo acidi. Se il valore del pH del terreno scende nella zona acida, le piante del prato non possono più crescere e vengono sostituite da altre piante abituate a terreni più acidi. Soprattutto i prati secchi e poveri necessitano di calcinazione, anche se non si dovrebbe calcinare solo per capriccio, ma piuttosto determinare l'effettiva necessità sulla base di un campione di terreno. Le cosiddette piante indicatrici come l'equiseto, l'acetosella, la viole del pensiero e soprattutto il muschio forniscono la prima indicazione della necessità di calce. Se invece nel vostro giardino trovate soprattutto ortiche morte, ortiche o borse da pastore, questo è indice di un terreno piuttosto alcalino con un pH elevato.
Attenzione: non dare calce a ogni prato
Non tutti i prati possono essere calcinati, poiché questa misura danneggerebbe permanentemente alcuni habitat. Il divieto vale in particolare per tutti i prati umidi e paludosi, perché il sottosuolo più paludoso necessita di un valore del pH acido affinché possano prosperare le piante appositamente adattate a queste condizioni ambientali. La calcinazione, invece, è particolarmente utile sui prati magri e grassi, nonché sui prati utilizzati in ambito agricolo.
Quando e come viene lavata la calce?
La calcinaia viene effettuata circa ogni due o tre anni, preferibilmente in primavera o autunno. Se i prati grassi vengono calcinati, non possono essere applicati contemporaneamente fertilizzanti animali come letame ecc. Altrimenti l'azoto non finirà nel terreno ma si disperderà semplicemente nell'aria. A seconda del tipo di calce utilizzata, i prati trattati non possono essere pascolati per almeno quattro settimane - a seconda della frequenza delle piogge - per evitare avvelenamenti agli animali. Questo però vale solo per la calce viva, detta anche calce viva.
Che tipi di calcare esistono?
Fondamentalmente esistono tre diversi tipi di lime. La calce gassata è la più delicata perché rilascia i principi attivi solo molto lentamente. Con questa calce la sovracalcificazione è praticamente impossibile. Sebbene la calce caustica o viva funzioni molto più rapidamente, non è consigliata per i giardini domestici a causa dei suoi effetti corrosivi su persone, animali e piante. Oltre ai due tipi citati, esiste anche la calce mista che, a seconda del tipo e del fornitore, può essere composta in proporzioni molto diverse.
Suggerimenti e trucchi
Come nel caso della calcinazione, anche quando si tratta di concimare i prati non tutti i prati dovrebbero essere concimati. Soprattutto i prati poveri dovrebbero essere concimati poco o per niente a causa del delicato equilibrio ecologico.