La camelia giapponese (Camelia japonica) è una specie vegetale che da diversi secoli viene spesso utilizzata per la coltivazione di bonsai grazie al suo portamento e ai suoi fiori attraenti. In condizioni ottimali, questo tipo di bonsai può raggiungere un'età molto lunga, anche con un portamento molto compatto.
Come prendersi cura di una camelia giapponese come bonsai?
Per prendersi cura della camelia giapponese come bonsai, coltivare la piantina in buone condizioni ambientali, prestare attenzione al terreno leggermente acido, immergere regolarmente le radici e garantire lo svernamento a temperature superiori a 15 °C.
Le giuste cure per la camelia giapponese come bonsai
Ora esistono numerose specie di piante che fungono da "materiale di partenza" per la creatività dei giardinieri bonsai in questo paese. Ad esempio, mentre un bonsai di cipresso di cozza è sempreverde tutto l'anno, i bonsai di acero rosso e ciliegio giapponese perdono le foglie anche nei quartieri invernali protetti. Se vuoi combinare l'aspetto sempreverde di un bonsai con aghi verdi freschi con fiori attraenti e l'aspetto di un tipico albero a foglie decidue, allora la camelia giapponese potrebbe essere proprio la scelta giusta per te: dopo tutto, anche nella versione in miniatura, questa l'albero produce magnifici fiori, ma allo stesso tempo non perde mai (tranne in caso di gravi errori di cura) le sue foglie.
Come trasformare una piantina in un bonsai
Prima di tutto, la piantina dovrebbe essere coltivata per alcuni anni nelle migliori condizioni ambientali possibili, in modo che la crescita sana delle radici avvenga analogamente alla crescita del tronco e dei rami. Quando si trapianta in un classico vaso bonsai piatto (€ 24,00 su Amazon), potrebbe essere necessario accorciare attentamente le radici della camelia giapponese. I germogli leggermente legnosi possono essere cablati tra ottobre e febbraio. Ciò fa sì che i rami e i ramoscelli emergenti dei piccoli alberi vengano tirati verso il basso verso la fioriera, il che a sua volta si traduce nella tipica abitudine ad albero in una forma di modello più piccola. Affinché questa trasformazione ottica abbia davvero successo esteticamente, le misure di taglio dovrebbero essere eseguite con estrema attenzione e ben ponderate.
Questi parassiti ed errori di cura mettono a rischio la salute di una camelia giapponese coltivata a bonsai
Parassiti come il punteruolo nero o le cocciniglie possono occasionalmente diventare un problema se coltivi la camelia giapponese come bonsai sul tuo davanzale. Di norma la morte delle piante o almeno un aspetto gravemente danneggiato è da ricondurre ad alcuni errori di cura:
- preferibile terreno leggermente acido (non innaffiare con acqua molto dura)
- L'immersione regolare delle radici protegge dalla disidratazione
- svernamento troppo freddo: le temperature nei quartieri invernali dovrebbero essere costantemente superiori a 15 gradi Celsius
Suggerimento
La legatura di una camelia giapponese per abituarla alla crescita di un bonsai dovrebbe, se possibile, essere effettuata durante i mesi invernali sui germogli già leggermente legnosi. Assicurati di rimuovere i fili durante i mesi estivi per evitare di creare macchie antiestetiche lungo la corteccia della camelia giapponese durante questo periodo di crescita.